Che cos’è l’inositolo
L’inositolo è una molecola naturale che si trova nei fosfolipidi delle membrane cellulari, nelle lipoproteine del plasma e, sottoforma di inositolo-fosfati, nel nucleo delle cellule.
Quando si parla di inositolo, si parla in verità di un gruppo di nove differenti stereoisomeri, per cui sarebbe più corretto utilizzare il plurale “Inositoli”. Tra questi, tuttavia, il termine inositolo viene generalmente utilizzato per riferisi al tipo più biodisponibile, il myo-inositolo.
Dove trovarlo in natura
L’inositolo è largamente diffuso nei vegetali: fagiolini, piselli, asparagi e carote ne sono ricchi.
Nella frutta, lo troviamo nelle pere, ciliege, mele e pomodori. L’inositolo è presente anche nell’avena, nel granturco e nei cereali come componente delle lecitine. Nei tessuti animali, il myo-inositolo è principalmente presente in forma libera o come fosfatidilinositolo (PI). I tessuti, soprattutto cervello e muscoli, ne sono ricchi. Elevate quantità di myo-inositolo sono presenti nello sperma, nell’ovocita e nell’embrione nel corso delle prime fasi di sviluppo embrionale.
Quali sono i benefici
Oggi, il myo-inositolo rappresenta una terapia sicura ed efficace che trova applicazione in diversi disturbi e patologie.
Nella PCOS, la somministrazione di myo-inositolo ha avuto come effetto la remissione dei sintomi e la riduzione della secrezione di ormoni maschili; in caso di infertilità maschile, l’inositolo ha migliorato, secondo quanto riportato da diversi studi, la motilità e il numero di spermatozoi, mentre nella donna migliora la qualità ovocitaria ed embrionale.
Ancora, il myo-inositolo produce un aumento della sensibilità del recettore della serotonina, anche noto come l’ormone del buon umore, con dei benefici sui disturbi dell’ansia.
I benefici dell’inositolo sono stati indagati anche in relazione al diabete e alla prevenzione e al trattamento della sindrome metabolica.
Ma che differenza c’è
tra Myo e D-chiro-inositolo?
Accanto al Myo-inositolo troviamo anche D-chiro-inositolo. Entrambi, sottoforma di inositolofosfoglicani, sono “secondi messaggeri” dell’ormone insulina.
Tuttavia, anche se le loro funzioni biologiche vengono spesso confuse, è bene ricordare che myo e d-chiro svolgono ruoli differenti nell’organismo.
Myo-inositolo
è coinvolto nell’utilizzo dei trasportatori
e nell’assorbimento cellulare del glucosio
Il Myo è sintetizzato in maniera endogena a partire dal glucosio 6-fosfato e si trova a livello delle membrane cellulari come fosfatidilinositolo fosfato, legato ai fosfolipidi di membrana. Inoltre, viene convertito in D-chiro-inositolo da un enzima, l’epimerasi, che è insulino-dipendente.
Il Myo regola l’attività di diversi ormoni quali l’insulina, l’ormone della tiroide (TSH) e l’ormone follicolo-stimolante (FSH).
D-chiro-inositolo
è coinvolto nel metabolismo e nello storage
del glucosio sottoforma di glicogeno
Complessivamente il D-chiro-inositolo è meno abbondante in natura rispetto al myo-inositolo. Nell’organismo si trova ad alte concentrazioni nei tessuti che immagazzinano il glicogeno e che hanno bisogno di conservare energia: tessuto adiposo e fegato!
Il D-chiro è coinvolto nella sintesi degli androgeni insulino-dipendenti e agisce come modulatore dell’aromatasi.
Myo e D-chiro 40:1
Una questione di scienza!
Tra i quesiti che interessano maggiormente il dibattito scientifico sugli inositoli c’è con ogni probabilità quello relativo a: “Myo-inositolo, D-chiro-inositolo o entrambi per la PCOS?”. È bene che la risposta a questa domanda venga dalla scienza e dalle evidenze cliniche.
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